Opinioni a confronto

Messaggero non porta pena, o forse si

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  1. diegof
     
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    Si, vedo che sei aperto al dialogo e giustamente hai una posizione severa quando serve.
    Ma pensa un momento, noi adesso discutiamo sul pres. Ikeda, tu lo sostieni e io lo denigro, ma lui cosa fà? Interviene forse, interloquisce? No, è su an'altra galassia, noi fra di noi, facciamo, come dire, la guerra dei poveri, ma Ikeda non sà nemmeno che tu lo difendi e io lo offendo, è in cielo, lontano, inavvicinabile, ti ha delegato lui stesso a difenderlo? No, lo fai tu di tua spontanea volontà, perchè lo ammiri, perciò le mie domande non arrivano memmeno a lui, ma si fermano agli intermediari che si sentono in dovere di rispondere al suo posto.
    In ultima analisi, la mia domanda è solo questa, ma rivolta a Sensei, cioè al Capo, gli altri non avrebbero titolo a rispondere per lui, il quesito è questo;

    "Se Nichiren Daishonin, ha impostato la sua vita e i suoi scritti nell'azione di critica al falso dottrinario, oltre che nel promuovere la Legge, perchè Pres. Ikeda, essendo un discepolo del Daishonin, non ti conformi al suo esempio? Infatti nelle proposte di pace, non si trova traccia di critica alle false dottrine che intasano il mondo e non si trova traccia del potere benefico della Legge e del Gohonzon, come vera soluzuione ai mali del mondo, ma invece ti dilunghi in discorsi tecnici, mondani, strategici, moralistici; in altre parole, lo spirito che permea le proposte di pace, è estremamente lontano dallo spirito del Rissho ankoku Ron: ! Perchè agisci in questo modo pres. Ikeda? "

    Tu adesso Makeda_1, ti sentirai in dovere di argomentare che, egli è nel giusto, ma il punto della questione è, che dovrebbe egli stesso interloquire e tapparmi la bocca con argomentazioni convincenti, sulla base del Gosho, è invece non lo fà. E' questo atteggiamento che non và bene; lui non sà neanche che noi discutiamo.
    Essendo anziano, forse non è agevole per lui, seguire gli innumerevoli adepti che fanno domande, ma allora che incarichi dei collaboratori più grintosi e abili sulla tastiera, i quali parlano in sua vece.
    Niente di tutto questo, egli è troppo pieno di sè stesso, per degnarsi di interloquire o almeno demandare qualcun'altro che interloquisca per lui.
    Tu dirai, Io interloquisco per lui, e qui ti sbagli, perchè lui non sà nemmeno che noi discutiamo.

    :_sadsad: :_doh:
     
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22 replies since 28/5/2010, 18:54   1044 views
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