Ehi ragà

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    diegof

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    CITAZIONE (diegof @ 25/5/2010, 01:09) 
    Ehi Ragà, non vi sembra che l'attenzione sia focalizzata eccessivamente verso il Pres. Ikeda? :_omm: :_miprostro:
    Un saluto


    CITAZIONE (diegof @ 28/5/2010, 17:44) 
    Va bene, scriverò un po’ di questioni di allora, mi fa piacere che qualcuno mi ascolti.
    Faccio una premessa; tutto quello che è scritto qui sotto, può apparire al limite del non-offensivo, ma non saprei esprimermi in altro modo e inoltre, non lo asserisco come certezza consolidata; è in formula dubitativa, infatti il Daishonin dice; coloro che pensano di sapere, sono quelli che sbagliano, tuttavia questa frase del Daishonin, è valida tanto per me, che per altri discepoli più importanti, su, su, fino a sensei, dico bene? potrebbe essere tutto sbagliato infatti, semplicemente parliamone, ma sulla base del gosho però, non secondo opinioni personali.
    quello che ho scritto di seguito, è suddiviso in capitoletti per non intasare una singola finestra di dialogo.

    Va bene, scriverò un po’ di questioni di allora, mi fa piacere che qualcuno mi ascolti.
    Faccio una premessa; tutto quello che è scritto qui sotto, può apparire al limite del non-offensivo, ma non saprei esprimermi in altro modo e inoltre, non lo asserisco come certezza consolidata; è in formula dubitativa, infatti il Daishonin dice; coloro che pensano di sapere, sono quelli che sbagliano, tuttavia questa frase del Daishonin, è valida tanto per me, che per altri discepoli più importanti, su, su, fino a sensei, dico bene? potrebbe essere tutto sbagliato infatti, semplicemente parliamone, ma sulla base del gosho però, non secondo opinioni personali.
    quello che ho scritto di seguito, è suddiviso in capitoletti per non intasare una singola finestra di dialogo.
    :_notte!:

    1) Discussione

    Durante e dopo la distruzione del tempio mi aveva colpito il silenzio di Ikeda, in una situazione dove tutti biasimavano questa azione di Nikken; perfino gente dall’estero, architetti e via discorrendo, ma questo è capibile in quanto egli stesso, essendo in prima persona coinvolto in questa faccenda, poteva essere indignato al punto da non trovare le parole adatte per deprecare questa azione di demolizione del tempio. Proseguiamo.
    Negli zadankai, non ero più molto tollerato, in quanto non ero adulatorio o favorevole nei confronti della capillare e assillante presenza mediatica…insomma, su tutto bisognava fare i conti col punto di vista del pres. Ikeda, nulla era lasciato a qualche altro tipo di interpretazione dei gosho, ma se avanzavi qualche obiezione eri un personaggio scandalistico un apostata; guai a dissentire dal pres. Ikeda, (tuttavia capisco che il dissenso dal maestro porta conseguenze karmike, ma le mie obiezioni derivavano dal fatto che trovavo discrepanza tra gli scritti di Nichiren e l’imprinting del pres.Ikeda) ; non importa quello che dice Nichiren, tutto deve essere addomesticato secondo la ottica di sensei, la quale trova molta rispondenza nei seguaci tiepidi; infatti non è richiesta la condanna delle altre religioni. Quindi col tempo tutto ciò mi sembrava una forzatura verso una forma di buddismo adattato ai tempi moderni, dove è in auge, l’ecumenismo cosmico.
    :_angel:


    2) Discussione

    Alcuni discepoli super-tiepidi dicono che la soka gakkai è troppo intransigente e che dovrebbe tollerare di più le altre religioni, io credo sia il contrario; troppo morbida; quindi in base a questi due opposti, sembra che in linea di massima, la gakkai e ikeda siano nel giusto, né troppo rigidi, né troppo morbidi.
    Il Daishonin sul gosho, riesce a farsi capire molto bene, senza l’ausilio di commenti di qualcun altro. Per esempio, su lettera da Sado egli condanna i discepoli rinnegati, cioè quelli che pur dichiarandosi suoi discepoli, lo considerano tuttavia eccessivamente rigoroso e loro si comporteranno in modo più morbido. Penso che avrai ben presente quel gosho.
    Sul pamplet di quell’epoca, che era uscito in concomitanza con la demolizione del Tempio, veniva riportata la cronistoria, in grandi linee, di quello che accadè in Giappone, col gruppo di monaci chiamato Shoshinkai, in tempi anteriori; in sostanza questo gruppo di monaci aveva criticato il Pres.Ikeda, il quale avrebbe svilito le quattro massime del Daishonin; in seguito la Gakkai indignata, non rispose alla lettera di chiarimento dei monaci, oppure lo fece in modo parossistico su altra sede, ma giustificando sensei ovviamente.

    3) Discussione

    Allora, riguardo il dissenso di Ikeda, o almeno al suo voler ammorbidire le quattro massime del Daishonin, le quali erano le quattro condanne alle false dottrine di allora, che impregnavano il Giappone, c’è molto da dire e anche poco, perché il punto della questione è proprio questo, null’altro è rilevante nelle mie obiezioni, se vogliamo essere sintetici. Quindi, le quattro massime di Nichiren, che erano le esecrazioni per le dottrine false di allora, precedevano la proclamazione del Daimoku; quindi prima di esporre la Legge, egli condanna il falso. Questa cosa qui la ritroviamo anche sul gosho;”la scelta del tempo”, circa a metà dello scritto si legge; “Domanda: Di quale Legge si tratta??, per prima cosa dimmene il nome e poi il significato.
    Se ciò che dici è vero,…………………………………………….
    Risposta; questa Legge è inerente al testo del Sutra del Loto e per me è possibile rivelarla, comunque prima di procedere, ci sono tre importanti argomenti da trattare.
    E’detto che nonostante la vastità dell’oceano, esso si sbarazzerà del corpo di una persona morta e, che la terra,…………………………………..”, il daishonin stà dicendo che prima di rivelare questa legge, egli deve esprimere il suo biasimo per le religioni false, le quali inquinano e guastano le menti delle persone; insomma…anche qui, prima dell’esposizione della legge, esprimere la condanna per il falso.
    Una cosa simile, la si ritrova nello scritto; “lettera ad akimoto”, in cui egli parla della pericolosità del miscuglio dottrinale; in sostanza, se non si bandisce il falso, si sbaglia di grosso.

    4) Discussione

    Ora per quanto riguarda il programma di studio della Soka
    Gakkai e in tutti gli scritti di Ikeda, non sussiste traccia di questo spirito battagliero di Nichiren, ma questo fa’ comodo anche ai membri TIEPIDI, I QUALI APPREZZANO MOLTO GLI SCRITTI BUONISTI DI IKEDA, SCRITTI SENZA CRITICHE ALLE FALSE DOTTRINE (ECCEZION FATTA PER NIKKEN, IL QUALE SAREBBE DEPOSITARIO DI OGNI MALVAGITA’ NATURALMENTE), TUTTO IL RESTO VA BENE, MUSULMANI (VEDI LA MANFRINA DEL SUFISMO), CRISTIANI ECC……ECC….; ECUMENISMO ALLA GRANDE; QUESTA è LA DISCREPANZA CON GLI SCRITTI DEL Daishonin.
    Anche il primo articolo di Nikko, mette in guardia contro la pur minima, deviazione dagli insegnamenti del Daishonin.
    Il trattato “Risso ankoku ron”, è una corposa esposizione dei danni causati dalla ostinazione nel riporre la propria fede sull’erroneo, sia da parte del popolo, che da parte dei potenti. Segue poi la designazione della vera legge, in grado di portare la salvezza.
    Questa è la procedura del daishonin, ma non della gakkai.
    La gakkai non critica il falso ne’ prima, ne’ dopo, ne’ durante; questo è l’insegnamento di sensei.

    5) Discussione

    Allora chiedo, bisogna uniformarsi al modus operandi severo del Daishonin, oppure a quello morbido di sensei?
    Questa ovviamente è una domanda retorica, perché in cuor mio so bene, a cosa ci si dovrebbe uniformare, anche per non correre il rischio di ingrossare le fila dei discepoli rinnegati; (vedi il gosho;”lettera da sado” n.d.r.).
    Questa non è propriamente una domanda a cui chiedo risposta, è semplicemente un argomento fondamentale, di cui mi piacerebbe discutere con dei ferventi sostenitori del pres. Ikeda, visto che egli stesso è inavvicinabile, come una divinità molto lontana, che non dà risposta, a meno che non la si lusinghi.
    La volontà di propagare la legge, porta il discepolo ad impegnarsi nei dialoghi con gli altri, forse la gakkai fà la cosa giusta, infatti il pres. Ikeda rimarca ripetutamente l’importanza del dialogo.
    Nello specifico, il secondo patriarca Nikko, ammonisce di impegnarsi nei dialoghi e nel impartire lezioni di buddismo, il chè lascerebbe intendere, che si dovrebbe, durante questi dialoghi con la gente, criticare il falso, (cosa che comunque Nikko non dice esplicitamente, cioè di criticare il falso durante questi dialoghi, per la propagazione della legge), e allora ammetto che nascerebbe qualche dubbio sulla necessità di biasimare il falso, però sappiamo anche, che Nikko è chiaro, quando riporta severamente il lettore, allo spirito del Daishonin, e tutti siamo al corrente, che il Daishonin ha consacrato la sua esistenza, nel mettere al bando la falsa religione, oltre che esporre la vera religione, quindi, dire che Nichiren condannava il falso, è un eufemismo. Certo, dovremmo anche noialtri criticare le dottrine sbagliate, ma questo comporta rischio e, come me, non tutti siamo leoni. Ma rendersi conto di questo, è già qualcosa.
    Infatti se si imbastisce qualche critica, gli dei celesti sono contenti e apportano la loro protezione.
    Non rendersi conto di questo, e invece adattare la dottrina alle proprie esigenze e quindi, insegnare che non serve la critica e anzi, che sia controproducente, è un altro discorso.
    Vedasi sempre il gosho; “lettera da sado”.
    Fine.

    P.s. tutto quello che ho scritto sopra, potrebbe essere una solenne idiozia, e qui capisco che non mi risponda; ai matti non si risponde, infatti la gakkai in realtà potrebbe benissimo mettere in pratica lo spirito giusto e io, per cause karmike mie, non me ne rendo conto.
    Grazie Makeda e anche agli altri membri che mi rispondono.

    Ciau. :_addio: :_leggere: :_wawawiwowa: :_evviva: :_punk: :_bounce: :_bounce: :_blink: :_ciaociao: :_sadsad:

    Diegof.
     
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    Va bene, scriverò un po’ di questioni di allora, mi fa piacere che qualcuno mi ascolti.
    Faccio una premessa; tutto quello che è scritto qui sotto, può apparire al limite del non-offensivo, ma non saprei esprimermi in altro modo e inoltre, non lo asserisco come certezza consolidata; è in formula dubitativa, infatti il Daishonin dice; coloro che pensano di sapere, sono quelli che sbagliano, tuttavia questa frase del Daishonin, è valida tanto per me, che per altri discepoli più importanti, su, su, fino a sensei, dico bene? potrebbe essere tutto sbagliato infatti, semplicemente parliamone, ma sulla base del gosho però, non secondo opinioni personali.
    quello che ho scritto di seguito, è suddiviso in capitoletti per non intasare una singola finestra di dialogo.

    Va bene, scriverò un po’ di questioni di allora, mi fa piacere che qualcuno mi ascolti.
    Faccio una premessa; tutto quello che è scritto qui sotto, può apparire al limite del non-offensivo, ma non saprei esprimermi in altro modo e inoltre, non lo asserisco come certezza consolidata; è in formula dubitativa, infatti il Daishonin dice; coloro che pensano di sapere, sono quelli che sbagliano, tuttavia questa frase del Daishonin, è valida tanto per me, che per altri discepoli più importanti, su, su, fino a sensei, dico bene? potrebbe essere tutto sbagliato infatti, semplicemente parliamone, ma sulla base del gosho però, non secondo opinioni personali.
    quello che ho scritto di seguito, è suddiviso in capitoletti per non intasare una singola finestra di dialogo.
    :_notte!:

    1) Discussione

    Durante e dopo la distruzione del tempio mi aveva colpito il silenzio di Ikeda, in una situazione dove tutti biasimavano questa azione di Nikken; perfino gente dall’estero, architetti e via discorrendo, ma questo è capibile in quanto egli stesso, essendo in prima persona coinvolto in questa faccenda, poteva essere indignato al punto da non trovare le parole adatte per deprecare questa azione di demolizione del tempio. Proseguiamo.
    Negli zadankai, non ero più molto tollerato, in quanto non ero adulatorio o favorevole nei confronti della capillare e assillante presenza mediatica…insomma, su tutto bisognava fare i conti col punto di vista del pres. Ikeda, nulla era lasciato a qualche altro tipo di interpretazione dei gosho, ma se avanzavi qualche obiezione eri un personaggio scandalistico un apostata; guai a dissentire dal pres. Ikeda, (tuttavia capisco che il dissenso dal maestro porta conseguenze karmike, ma le mie obiezioni derivavano dal fatto che trovavo discrepanza tra gli scritti di Nichiren e l’imprinting del pres.Ikeda) ; non importa quello che dice Nichiren, tutto deve essere addomesticato secondo la ottica di sensei, la quale trova molta rispondenza nei seguaci tiepidi; infatti non è richiesta la condanna delle altre religioni. Quindi col tempo tutto ciò mi sembrava una forzatura verso una forma di buddismo adattato ai tempi moderni, dove è in auge, l’ecumenismo cosmico.
    :_angel:


    2) Discussione

    Alcuni discepoli super-tiepidi dicono che la soka gakkai è troppo intransigente e che dovrebbe tollerare di più le altre religioni, io credo sia il contraio; troppo morbida; quindi in base a questi due opposti, sembra che in linea di massima, la gakkai e ikeda siano nel giusto, né troppo rigidi, né troppo morbidi.
    Il Daishonin sul gosho, riesce a farsi capire molto bene, senza l’ausilio di commenti di qualcun altro. Per esempio, su lettera da Sado egli condanna i discepoli rinnegati, cioè quelli che pur dichiarandosi suoi discepoli, lo considerano tuttavia eccessivamente rigoroso e loro si comporteranno in modo più morbido. Penso che avrai ben presente quel gosho.
    Sul pamplet di quell’epoca, che era uscito in concomitanza con la demolizione del Tempio, veniva riportata la cronistoria, in grandi linee, di quello che accadè in Giappone, col gruppo di monaci chiamato Shoshinkai, in tempi anteriori; in sostanza questo gruppo di monaci aveva criticato il Pres.Ikeda, il quale avrebbe svilito le quattro massime del Daishonin; in seguito la Gakkai indignata, non rispose alla lettera di chiarimento dei monaci, oppure lo fece in modo parossistico su altra sede, ma giustificando sensei ovviamente.

    3) Discussione

    Allora, riguardo il dissenso di Ikeda, o almeno al suo voler ammorbidire le quattro massime del Daishonin, le quali erano le quattro condanne alle false dottrine di allora, che impregnavano il Giappone, c’è molto da dire e anche poco, perché il punto della questione è proprio questo, null’altro è rilevante nelle mie obiezioni, se vogliamo essere sintetici. Quindi, le quattro massime di Nichiren, che erano le esecrazioni per le dottrine false di allora, precedevano la proclamazione del Daimoku; quindi prima di esporre la Legge, egli condanna il falso. Questa cosa qui la ritroviamo anche sul gosho;”la scelta del tempo”, circa a metà dello scritto si legge; “Domanda: Di quale Legge si tratta??, per prima cosa dimmene il nome e poi il significato.
    Se ciò che dici è vero,…………………………………………….
    Risposta; questa Legge è inerente al testo del Sutra del Loto e per me è possibile rivelarla, comunque prima di procedere, ci sono tre importanti argomenti da trattare.
    E’detto che nonostante la vastità dell’oceano, esso si sbarazzerà del corpo di una persona morta e, che la terra,…………………………………..”, il daishonin stà dicendo che prima di rivelare questa legge, egli deve esprimere il suo biasimo per le religioni false, le quali inquinano e guastano le menti delle persone; insomma…anche qui, prima dell’esposizione della legge, esprimere la condanna per il falso.
    Una cosa simile, la si ritrova nello scritto; “lettera ad akimoto”, in cui egli parla della pericolosità del miscuglio dottrinale; in sostanza, se non si bandisce il falso, si sbaglia di grosso.

    4) Discussione

    Ora per quanto riguarda il programma di studio della Soka
    Gakkai e in tutti gli scritti di Ikeda, non sussiste traccia di questo spirito battagliero di Nichiren, ma questo fa’ comodo anche ai membri TIEPIDI, I QUALI APPREZZANO MOLTO GLI SCRITTI BUONISTI DI IKEDA, SCRITTI SENZA CRITICHE ALLE FALSE DOTTRINE (ECCEZION FATTA PER NIKKEN, IL QUALE SAREBBE DEPOSITARIO DI OGNI MALVAGITA’ NATURALMENTE), TUTTO IL RESTO VA BENE, MUSULMANI (VEDI LA MANFRINA DEL SUFISMO), CRISTIANI ECC……ECC….; ECUMENISMO ALLA GRANDE; QUESTA è LA DISCREPANZA CON GLI SCRITTI DEL Daishonin.
    Anche il primo articolo di Nikko, mette in guardia contro la pur minima, deviazione dagli insegnamenti del Daishonin.
    Il trattato “Risso ankoku ron”, è una corposa esposizione dei danni causati dalla ostinazione nel riporre la propria fede sull’erroneo, sia da parte del popolo, che da parte dei potenti. Segue poi la designazione della vera legge, in grado di portare la salvezza.
    Questa è la procedura del daishonin, ma non della gakkai.
    La gakkai non critica il falso ne’ prima, ne’ dopo, ne’ durante; questo è l’insegnamento di sensei.

    5) Discussione

    Allora chiedo, bisogna uniformarsi al modus operandi severo del Daishonin, oppure a quello morbido di sensei?
    Questa ovviamente è una domanda retorica, perché in cuor mio so bene, a cosa ci si dovrebbe uniformare, anche per non correre il rischio di ingrossare le fila dei discepoli rinnegati; (vedi il gosho;”lettera da sado” n.d.r.).
    Questa non è propriamente una domanda a cui chiedo risposta, è semplicemente un argomento fondamentale, di cui mi piacerebbe discutere con dei ferventi sostenitori del pres. Ikeda, visto che egli stesso è inavvicinabile, come una divinità molto lontana, che non dà risposta, a meno che non la si lusinghi.
    La volontà di propagare la legge, porta il discepolo ad impegnarsi nei dialoghi con gli altri, forse la gakkai fà la cosa giusta, infatti il pres. Ikeda rimarca ripetutamente l’importanza del dialogo.
    Nello specifico, il secondo patriarca Nikko, ammonisce di impegnarsi nei dialoghi e nel impartire lezioni di buddismo, il chè lascerebbe intendere, che si dovrebbe, durante questi dialoghi con la gente, criticare il falso, (cosa che comunque Nikko non dice esplicitamente, cioè di criticare il falso durante questi dialoghi, per la propagazione della legge), e allora ammetto che nascerebbe qualche dubbio sulla necessità di biasimare il falso, però sappiamo anche, che Nikko è chiaro, quando riporta severamente il lettore, allo spirito del Daishonin, e tutti siamo al corrente, che il Daishonin ha consacrato la sua esistenza, nel mettere al bando la falsa religione, oltre che esporre la vera religione, quindi, dire che Nichiren condannava il falso, è un eufemismo. Certo, dovremmo anche noialtri criticare le dottrine sbagliate, ma questo comporta rischio e, come me, non tutti siamo leoni. Ma rendersi conto di questo, è già qualcosa.
    Infatti se si imbastisce qualche critica, gli dei celesti sono contenti e apportano la loro protezione.
    Non rendersi conto di questo, e invece adattare la dottrina alle proprie esigenze e quindi, insegnare che non serve la critica e anzi, che sia controproducente, è un altro discorso.
    Vedasi sempre il gosho; “lettera da sado”.
    Fine.

    P.s. tutto quello che ho scritto sopra, potrebbe essere una solenne idiozia, e qui capisco che non mi risponda; ai matti non si risponde, infatti la gakkai in realtà potrebbe benissimo mettere in pratica lo spirito giusto e io, per cause karmike mie, non me ne rendo conto.
    Grazie Makeda e anche agli altri membri che mi rispondono.

    Ciau. :_addio: :_leggere: :_wawawiwowa: :_evviva: :_punk: :_bounce: :_bounce: :_blink: :_ciaociao: :_sadsad:

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