Ehi ragà

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  1. diegof
     
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    Ehi Ragà, non vi sembra che l'attenzione sia focalizzata eccessivamente verso il Pres. Ikeda? :_omm: :_miprostro:
     
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  2. makeda_1
     
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    Bhè essendo il maestro credo che sia giusto non pensi? Chi secondo te ha la capacità di spiegare al meglio il buddismo di Nichiren nel mondo moderno? Chi secondo te ha agito in modo che anche tu venissi a conoscenza di questo buddismo? O pensi che sia stato per caso che il buddismo di Nichiren si sia diffuso in tutto il mondo? :_WOA: Il Pres. Ikeda ha dedicato e continua a dedicare la sua vita a trasmettere il più profondamente possibile il cuore di Nichiren, il cuore di Toda e di Makiguchi.
     
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  3. diegof
     
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    Già, forse hai ragione.
    Io adesso sono fuori dalla Gakkai da parecchi annetti, ma certamente, cioè quello che mi sembrava eccessivo è la enormità di letteratura concernente appunto il presidente, cioè un qualcosa di esagerato; la rivoluzione umana, una eopopea quasi infinita, tutti i dialoghi coi personaggi, del mondo, un'altra corposissima epopea, tutti i commentari, guide sermoni, proposte per la pace, in cui però non viene mai indicato il Daishonin e questo buddismo come la vera soluzione.
    Per esempio, le poesie non le sopportavo più.
    Mi ricordo, all'inizio, all'epoca di Andrea Bressan di Bolzano,(io sono di Bozen), c'era una poesia che dovevamo tutti quasi mandare a memoria, ma era lunghissima, un supplizio, mi sembra che riguardava i membri italiani. ma poi tantissime altre poesie, in grande numero.
    D'altra parte è innegabile che è grazie alla Gakkai che abbiamo conosciuto tutto ciò. Comunque io ero abbonato a tutti e due i giornali, addirittura due copie del NR all'inizio (in virtù della manfrina che più copie compri e più benefix ottieni), poi ho calato a una copia, ma tra NR e 2001, mi si è formato un baulotto di riviste, che se cadeva a terra mi sfondava il pavimento. Poi c'era lo zaimu, il mio era abbastanza corposo, ma poi ho bevuto la filippica (non ricordo il nome del responsabile che la ha fatta, mi pare un responsabile di Padova) di aumentare lo zaimu ogni anno, appunto per aumentare i benefici. Poi le donazioni straordinarie, poi il Tozan in Giappone e all'epoca, ricordo, già costava quattro cocuzzi; dico quattro milioni, poi la crea-commercio, il cui materiale era stranamente molto caro; ah un momento, poi c'erano i libri di Ikeda e un buon credente li doveva avere quasi tutti, altrimenti era passibile di biasimo. Quindi anche lì; compra, compra, compra.
    Un altro scaffale corposo di libri, tutti opere del pres.Ikeda, non sò se mi sono spiegato, ecco perchè diko "eccessivo".
    Ma tutto questo passi, nessuna organizzazione può fare a meno di grana, tanto più nel Belpaese.
    Comunque io sono andato in crisi in concomitanza con la demolizione del tempio, ma sopratutto, la mancanza di ogni riscontro, ad alcune mie domande all'organizzazione. Diciamolo chiaro; la Gakkai e Ikeda hanno una grande mancanza di considerazione per gli affiliati; la gakkai non si degna di rispondere MAI; (a differenza del Daishonin), alle domande per lettera, a meno che non siano adulatorie, il pres. Ikeda ( o chi per esso; avrà pure dei traduttori, come anche su facebook, credete che risponda?) Mai assolutamente, (alla faccia di Nichiren che invece rispondeva alle domande dei credenti), non si degna MAI di rispondere, a meno che le lettere a lui indirizzate, non siano lusinghiere, allori si che risponde.
    Beh, la faccio lunga, adesso smetto. :_please:
    Mandi.
    P.S. Tu sei l'unico appartenente alla Gakkai, a distanza di anni, che si degna di dare riscontro, sia pure brevemente, ad un mio quesito.
    Grandee.
     
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  4. diegof
     
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    Cioè, non sò se mi sono spiegato, nella Gakkai si avevano amicizie, era anche bello tutto ciò; (anche sè, l'attività mi pareva comunque accessiva, a parte gonghyo di kosen-rufu, la prima domenica del mese, che poi hanno abolito, io invece avrei tenuto quella, come attività centrale e qualko'saltro ogni tanto, come studio del gosho oppure del gonghyo).
    Ah, dimenticavo, poi è arrivata la nuova rivista de: "il volo continuo", e io mi sono detto noooooooooo..! Basta adessooo, anche questo c'è, quando è troppo è troppo; infatti quel giornale è imploso, calo di vendite ed è finito on-line; chi troppo vuole... ! Ragazzi, non bisogna esagerare.
    Quello che mi mandò in paranoia comunque; come è vero quel vecchio proverbio tedesco; "il diavolo si nasconde nei dettagli", Der Teufel verschtekt sich, in den Einzelheiten", dicevo il dettaglio che mi fece implodere dentro, è la assoluta mancanza di rispostra ad alcune mie domande per lettera, sia alla Gakkai che ad Ikdea, ecco questa cosa qui, mi ha gettato nello smarrimento.
    Ecco, se tu Makeda, avessi la cortesia di spiegare questa politika consolidata dal pres. Ikeda e all'interno della Gakkai, di evitare con cura, qualunque forma di riscontro a domande via lettera oppure via e-mail, a meno che non si tratti di lodi o di lusinghe?
    Certamente, e tu della Gakkai lo sai meglio di me, il Daishonin si comportava esattamente all'opposto; egli rispondeva alle lettere.......!!!!!!!!!! :_boh: :_doh: :_wawawiwowa: :_wawawiwowa: :_wawawiwowa: :_wawawiwowa: :_wawawiwowa: :_wawawiwowa:
     
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  5. makeda_1
     
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    Ciao diegof, vorrei poter risponderti per quella che è la mia esperienza in 22 anni di pratica e di attività. Innanzitutto per quel che mi riguarda ( e fai conto che faccio il responsabile regionale oltre a far parte dello staff nazionale di pubbliche relazioni) nessuno mi ha mai obbligato a nulla nè a comprare libri nè a fare zaimu, nè a comprare accessori della creacommercio. In quanto ai prezzi di quest' ultimi non mi risulta che siano cos' alti come dici, anzi devo dire che c' è una ampia scelta di prezzi ed i libri mi sembra che non costino più di qualsiasi altra pubblicazione, anzi. Questa è una constatazione mica una fantasia. Le riviste non sono obbligatorie, io ho trovato utile averle e ho sempre fatto soltanto un abbonamento. In quanto alle poesie a memoria ritengo che fosse un vezzo di quel responsabile perchè ti ripeto a me nessuno ha mai chiesto le poesie a memoria o cose del genere. Il Tozan non è obbligatorio e non si può certo pensare che si vada in aereo in Giappone con pochi soldini. Ti posso dire invero che l' Hotel dove ho soggiornato a Tokyo (luglio 2009) è costato una miseria tenendo conto che trattasi di Hotel di categoria superiore e che il trattamento riservatoci dalla SGI è semplicemente ammirevole, cioè non ho speso uno yen in più se non l' aereo e l' Hotel. Io non ho tutti i libri di Sensei e non mi biasima nessuno. Le proposte di pace del Pres. Ikeda vengono esposte ad un pubblico eterogeneo e particolare (oltre naturalmente ai membri di tutto il mondo che non hanno alcuna difficoltà a "vedere" i principi del Buddismo del Daishonin in questi scritti) . In questo caso credo che il miglior modo di esporre le idee sia usare la parola Buddismo e basta. La demolizione del Tempio è stata fatta da Nikken, come ben sai(oppure no), quindi non capisco perchè sei andato in crisi verso la Soka Gakkai. Nichiren Daishonin rispondeva ai suoi discepoli che avevano difficoltà oppure esponeva le sue rimostranze ai governanti. Se tu mandi lettere di critica chi vuoi che ti risponda? Se vuoi usarmi la cortesia di girarmi le tue domande posso farmi un' idea e risponderti coerentemente, per quel che è la mia esperienza. Di più non saprei proprio come fare. Aspetto tue nuove, grazie.
     
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  6. printempsorageux
     
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    Ciao diegof, la mia esperienza all'interno della Soka Gakkai è un po' diversa da quella che hai descritto tu. Non voglio mettere in dubbio le tue parole, ma mi sembra giusto dire come vivo io l'aspetto economico (e non solo) della pratica. Nessuno mi ha mai detto, nè lasciato intendere che se compro più libri o se mi abbono a più riviste avrò più "benefici". Riguardo alle offerte, non importa la quantità, ma lo spirito sincero con cui le fai: questo punto è fondamentale. Le "donazioni straordinarie" non le ho mai sentite, così come il "Tozan". E riguardo ai prodotti della Creacommercio... non ne ho mai comprati perchè non ne ho avuto la necessità. Davanti al Gohonzon ho un portacandele che possedevo già ecc. Il butsudan me lo sono costruito io. Questo non per una particolare forma di rifiuto, ma perchè mi piaceva far così.
    Riguardo alle poesie del pres.Ikeda... non ne ho mai imparate a memoria (nè nessuno mi ha chiesto di farlo). Ne ho lette alcune per trarre degli spunti da cercare di applicare nella mia vita.
    Sono stata un po' rapida perchè ho poco tempo e, ripeto, Diego, non leggere le mie parole come se mettessi in discussione ciò che hai vissuto tu.
    Ciao!
     
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  7. armenik
     
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    Devo dire che la mia esperienza e' diversa da quella di diegof, nel senso che non ho mai avuto la percezione che venissero fatte pressioni per aquistare libri o riviste oppure incrementare lo zaimu. Tuttavia ho sentito piu di una persona manifestare una certa insofferenza rispetto agli inviti a contribuire anche economicamente alla diffusione di Kosen Rufu. Questo credo che faccia parte del nostro essere esseri umani, quindi forse da un lato ci puo' essere una diciamo scarsa sensibilita' rispetto alla presentazione della tematica economica e dall'altra un eccesso di sensibilita nel valutare e comprendere l'invito. Per quanto riguarda l'enfasi posta sul maestro, anche se superficialmente puo apparire che ci sia una sovraesposizione di Ikeda, in realta io penso che lui consapevolmente si stia comportando come una specie di parafulmine, di ombrello protettivo per tutti noi che apparteniamo alla Soka, inoltre e' assolutamente coerente con la centralita' della figura del maestro nel buddismo di Nichiren Daishonin a cominciare dallo stesso Nichiren. Mi rendo conto che possa lasciare anche perplessi (e' successo anche a me) ma l'unico modo per andare oltre e' vedere le cose per quello che sono in realta' cioe' alzare il proprio stato vitale attraverso il daimoku e approfondire di conseguenze il rapporto maestro-discepolo.
    Un abbraccio a tutti
     
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  8. diegof
     
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    Va bene, scriverò un po’ di questioni di allora, mi fa piacere che qualcuno mi ascolti.
    Faccio una premessa; tutto quello che è scritto qui sotto, può apparire al limite del non-offensivo, ma non saprei esprimermi in altro modo e inoltre, non lo asserisco come certezza consolidata; è in formula dubitativa, infatti il Daishonin dice; coloro che pensano di sapere, sono quelli che sbagliano, tuttavia questa frase del Daishonin, è valida tanto per me, che per altri discepoli più importanti, su, su, fino a sensei, dico bene? potrebbe essere tutto sbagliato infatti, semplicemente parliamone, ma sulla base del gosho però, non secondo opinioni personali.
    quello che ho scritto di seguito, è suddiviso in capitoletti per non intasare una singola finestra di dialogo.

    Va bene, scriverò un po’ di questioni di allora, mi fa piacere che qualcuno mi ascolti.
    Faccio una premessa; tutto quello che è scritto qui sotto, può apparire al limite del non-offensivo, ma non saprei esprimermi in altro modo e inoltre, non lo asserisco come certezza consolidata; è in formula dubitativa, infatti il Daishonin dice; coloro che pensano di sapere, sono quelli che sbagliano, tuttavia questa frase del Daishonin, è valida tanto per me, che per altri discepoli più importanti, su, su, fino a sensei, dico bene? potrebbe essere tutto sbagliato infatti, semplicemente parliamone, ma sulla base del gosho però, non secondo opinioni personali.
    quello che ho scritto di seguito, è suddiviso in capitoletti per non intasare una singola finestra di dialogo.
    :_notte!:

    1) Discussione

    Durante e dopo la distruzione del tempio mi aveva colpito il silenzio di Ikeda, in una situazione dove tutti biasimavano questa azione di Nikken; perfino gente dall’estero, architetti e via discorrendo, ma questo è capibile in quanto egli stesso, essendo in prima persona coinvolto in questa faccenda, poteva essere indignato al punto da non trovare le parole adatte per deprecare questa azione di demolizione del tempio. Proseguiamo.
    Negli zadankai, non ero più molto tollerato, in quanto non ero adulatorio o favorevole nei confronti della capillare e assillante presenza mediatica…insomma, su tutto bisognava fare i conti col punto di vista del pres. Ikeda, nulla era lasciato a qualche altro tipo di interpretazione dei gosho, ma se avanzavi qualche obiezione eri un personaggio scandalistico un apostata; guai a dissentire dal pres. Ikeda, (tuttavia capisco che il dissenso dal maestro porta conseguenze karmike, ma le mie obiezioni derivavano dal fatto che trovavo discrepanza tra gli scritti di Nichiren e l’imprinting del pres.Ikeda) ; non importa quello che dice Nichiren, tutto deve essere addomesticato secondo la ottica di sensei, la quale trova molta rispondenza nei seguaci tiepidi; infatti non è richiesta la condanna delle altre religioni. Quindi col tempo tutto ciò mi sembrava una forzatura verso una forma di buddismo adattato ai tempi moderni, dove è in auge, l’ecumenismo cosmico.
    :_angel:


    2) Discussione

    Alcuni discepoli super-tiepidi dicono che la soka gakkai è troppo intransigente e che dovrebbe tollerare di più le altre religioni, io credo sia il contraio; troppo morbida; quindi in base a questi due opposti, sembra che in linea di massima, la gakkai e ikeda siano nel giusto, né troppo rigidi, né troppo morbidi.
    Il Daishonin sul gosho, riesce a farsi capire molto bene, senza l’ausilio di commenti di qualcun altro. Per esempio, su lettera da Sado egli condanna i discepoli rinnegati, cioè quelli che pur dichiarandosi suoi discepoli, lo considerano tuttavia eccessivamente rigoroso e loro si comporteranno in modo più morbido. Penso che avrai ben presente quel gosho.
    Sul pamplet di quell’epoca, che era uscito in concomitanza con la demolizione del Tempio, veniva riportata la cronistoria, in grandi linee, di quello che accadè in Giappone, col gruppo di monaci chiamato Shoshinkai, in tempi anteriori; in sostanza questo gruppo di monaci aveva criticato il Pres.Ikeda, il quale avrebbe svilito le quattro massime del Daishonin; in seguito la Gakkai indignata, non rispose alla lettera di chiarimento dei monaci, oppure lo fece in modo parossistico su altra sede, ma giustificando sensei ovviamente.

    3) Discussione

    Allora, riguardo il dissenso di Ikeda, o almeno al suo voler ammorbidire le quattro massime del Daishonin, le quali erano le quattro condanne alle false dottrine di allora, che impregnavano il Giappone, c’è molto da dire e anche poco, perché il punto della questione è proprio questo, null’altro è rilevante nelle mie obiezioni, se vogliamo essere sintetici. Quindi, le quattro massime di Nichiren, che erano le esecrazioni per le dottrine false di allora, precedevano la proclamazione del Daimoku; quindi prima di esporre la Legge, egli condanna il falso. Questa cosa qui la ritroviamo anche sul gosho;”la scelta del tempo”, circa a metà dello scritto si legge; “Domanda: Di quale Legge si tratta??, per prima cosa dimmene il nome e poi il significato.
    Se ciò che dici è vero,…………………………………………….
    Risposta; questa Legge è inerente al testo del Sutra del Loto e per me è possibile rivelarla, comunque prima di procedere, ci sono tre importanti argomenti da trattare.
    E’detto che nonostante la vastità dell’oceano, esso si sbarazzerà del corpo di una persona morta e, che la terra,…………………………………..”, il daishonin stà dicendo che prima di rivelare questa legge, egli deve esprimere il suo biasimo per le religioni false, le quali inquinano e guastano le menti delle persone; insomma…anche qui, prima dell’esposizione della legge, esprimere la condanna per il falso.
    Una cosa simile, la si ritrova nello scritto; “lettera ad akimoto”, in cui egli parla della pericolosità del miscuglio dottrinale; in sostanza, se non si bandisce il falso, si sbaglia di grosso.

    4) Discussione

    Ora per quanto riguarda il programma di studio della Soka
    Gakkai e in tutti gli scritti di Ikeda, non sussiste traccia di questo spirito battagliero di Nichiren, ma questo fa’ comodo anche ai membri TIEPIDI, I QUALI APPREZZANO MOLTO GLI SCRITTI BUONISTI DI IKEDA, SCRITTI SENZA CRITICHE ALLE FALSE DOTTRINE (ECCEZION FATTA PER NIKKEN, IL QUALE SAREBBE DEPOSITARIO DI OGNI MALVAGITA’ NATURALMENTE), TUTTO IL RESTO VA BENE, MUSULMANI (VEDI LA MANFRINA DEL SUFISMO), CRISTIANI ECC……ECC….; ECUMENISMO ALLA GRANDE; QUESTA è LA DISCREPANZA CON GLI SCRITTI DEL Daishonin.
    Anche il primo articolo di Nikko, mette in guardia contro la pur minima, deviazione dagli insegnamenti del Daishonin.
    Il trattato “Risso ankoku ron”, è una corposa esposizione dei danni causati dalla ostinazione nel riporre la propria fede sull’erroneo, sia da parte del popolo, che da parte dei potenti. Segue poi la designazione della vera legge, in grado di portare la salvezza.
    Questa è la procedura del daishonin, ma non della gakkai.
    La gakkai non critica il falso ne’ prima, ne’ dopo, ne’ durante; questo è l’insegnamento di sensei.

    5) Discussione

    Allora chiedo, bisogna uniformarsi al modus operandi severo del Daishonin, oppure a quello morbido di sensei?
    Questa ovviamente è una domanda retorica, perché in cuor mio so bene, a cosa ci si dovrebbe uniformare, anche per non correre il rischio di ingrossare le fila dei discepoli rinnegati; (vedi il gosho;”lettera da sado” n.d.r.).
    Questa non è propriamente una domanda a cui chiedo risposta, è semplicemente un argomento fondamentale, di cui mi piacerebbe discutere con dei ferventi sostenitori del pres. Ikeda, visto che egli stesso è inavvicinabile, come una divinità molto lontana, che non dà risposta, a meno che non la si lusinghi.
    La volontà di propagare la legge, porta il discepolo ad impegnarsi nei dialoghi con gli altri, forse la gakkai fà la cosa giusta, infatti il pres. Ikeda rimarca ripetutamente l’importanza del dialogo.
    Nello specifico, il secondo patriarca Nikko, ammonisce di impegnarsi nei dialoghi e nel impartire lezioni di buddismo, il chè lascerebbe intendere, che si dovrebbe, durante questi dialoghi con la gente, criticare il falso, (cosa che comunque Nikko non dice esplicitamente, cioè di criticare il falso durante questi dialoghi, per la propagazione della legge), e allora ammetto che nascerebbe qualche dubbio sulla necessità di biasimare il falso, però sappiamo anche, che Nikko è chiaro, quando riporta severamente il lettore, allo spirito del Daishonin, e tutti siamo al corrente, che il Daishonin ha consacrato la sua esistenza, nel mettere al bando la falsa religione, oltre che esporre la vera religione, quindi, dire che Nichiren condannava il falso, è un eufemismo. Certo, dovremmo anche noialtri criticare le dottrine sbagliate, ma questo comporta rischio e, come me, non tutti siamo leoni. Ma rendersi conto di questo, è già qualcosa.
    Infatti se si imbastisce qualche critica, gli dei celesti sono contenti e apportano la loro protezione.
    Non rendersi conto di questo, e invece adattare la dottrina alle proprie esigenze e quindi, insegnare che non serve la critica e anzi, che sia controproducente, è un altro discorso.
    Vedasi sempre il gosho; “lettera da sado”.
    Fine.

    P.s. tutto quello che ho scritto sopra, potrebbe essere una solenne idiozia, e qui capisco che non mi risponda; ai matti non si risponde, infatti la gakkai in realtà potrebbe benissimo mettere in pratica lo spirito giusto e io, per cause karmike mie, non me ne rendo conto.
    Grazie Makeda e anche agli altri membri che mi rispondono.

    Ciau. :_addio: :_leggere: :_wawawiwowa: :_evviva: :_punk: :_bounce: :_bounce: :_blink: :_ciaociao: :_sadsad:

    Diegof.


     
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  9. makeda_1
     
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    Scusa diegof, sono stato a Trets quindi non ho letto in questi giorni, per cui appena possibile cercherò di approfondire insieme a te questi argomenti. Grazie.
     
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  10. diegof
     
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    A cciao makeda_1, ecco pxkè non rispondevi; eri a Trets.
    Come è andata? Chi c'era? Di cosa avete argomentato?
    Ciau.
     
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  11. makeda_1
     
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    E' andata benissimo, c'erano 153 membri da tutta la Sicilia (cioè il pienone), il corso è stato interamente preparato e gestito da alcuni resp. della regione Sicilia coadiuvati da qualcuno di territorio e Hombu. Abbiamo naturalmente gradito la presenza di un Resp. Nazionale. Abbiamo approfondito la fede, la relazione M/D e le relazioni tra i membri siciliani. Grande successo....
     
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  12. cinetica
     
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    CITAZIONE
    Allora chiedo, bisogna uniformarsi al modus operandi severo del Daishonin, oppure a quello morbido di sensei?
    Questa ovviamente è una domanda retorica, perché in cuor mio so bene, a cosa ci si dovrebbe uniformare, anche per non correre il rischio di ingrossare le fila dei discepoli rinnegati; (vedi il gosho;”lettera da sado” n.d.r.).

    diegof,
    Non credo affatto che sia una domanda retorica. I tuoi non sono argomenti ne facili ne scontati...
    Chi è il Maestro ? A chi dobbiamo fare riferimento quando abbiamo dei dubbi ?
    E' giusto essere intransigenti o morbidi ? E quando, e con chi ?
     
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  13. diegof
     
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    Ciao cinetica, se andiamo a vedere il primo articolo di Nikko Shonin, si leggerà che, gli insegnamenti dei successivi maestri della scuola Hokke nel futuro, non dovranno discostarsi minimamente dalle impostazioni del Daishonin. Ma poi ci sono altri articoli di Nikko, in cui viene detto che lo stesso Patriarca non deve essere seguito se le sue direttive non concordano con Nochiren e per contro, lo stesso vale anche per la assemblea dei credenti e cioè, se la ASSEMBLEA DEI CREDENTI promuove una impostazione dottrinale non conforme agli scritti del Daishonin, il patriarca deve rifiutarla; non sò se abbiamo capito l'antifona.
    Nota bene, dopo Nichiren, Nikko Shonin è il più autorevole maestro in assoluto.

    Ciao,Makeda_1, aproposito della relazione M/D, non ho mai capito bene chi fosse il maestro, il Daishonin oppure il pres.Ikeda, oppure ci sono più, di un maestro.
    A Trets, riguardo questa relazione, cosa ne è uscito.
     
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