Auguri di compleanno

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  1. GHIRUS
     
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    Ciao mi rivolgo a tutti gli amici della soka gakkai...quale può essere in chiave filosofica con delle belle parole magari preso da qualche passo il più bell'augurio che si può fare per un compleanno per una donna che nel suo passato ha sofferto molto?
    grazie in anticipo
     
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  2. allegramente1
     
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    Per GHIRUS.Ciao, ti trascrivo alcune citazioni, con l’indicazione del volume e della pagina di riferimento del gosho. Spero che tu possa trovare qualcosa, Auguri.
    Poiché il Budda è veramente nobile non giudica le offerte dalla loro grandezza ( IX , 145).
    Una donna che abbraccia il re leone del Sutra del Loto, non deve temere le belve dell’Inferno, dell’Avidità e dell’Animalità. Tutte le colpe commesse da una donna nella sua vita sono come erba secca: il carattere myo del Sutra del Loto è come una fiammella (VII, 218).
    Il Budda ha promesso che il Sutra del Loto sarà per una donna come una lanterna nell’oscurità, come una barca sul mare, come un protettore nei luoghi pericolosi ( V, 155).
    Le virtù invisibili portano retribuzioni visibili ( VI, 177).
    La fragranza interna otterrà protezione esterna (IV, 172)
    Anche se gli alberi desiderano la quiete, il vento non cesserà di soffiare, anche se vorremmo che rimanga sempre primavera, verrà l’estate ( VII , 190).
    I fiori di primavera si disperdono al vento e le foglie dell’acero si arrossano sotto le piogge autunnali. Sono tutti segni che niente dura a lungo in questo mondo ( VII, 21).
    Quando accade un grande male, seguirà un grande bene ( VII, 213).
    …se la mente degli uomini è impura, anche la loro terra è impura, ma se la loro mente è pura, lo è anche la loro terra; non ci sono terre pure e terre impure di per sé; la differenza sta unicamente nella bontà o malvagità della nostra mente ( IV, 5).
    Non sono gli amici, bensì i nemici coloro che aiutano una persona a progredire (IV, 54).
    Può accadere che uno miri alla terra e manchi il bersaglio, che qualcuno riesca a legare i cieli, che le maree cessino di fluire e rifluire o che il sole sorga ad ovest, ma non accadrà mai che la preghiera di un devoto del Sutra del Loto rimanga senza risposta ( IX , 183)
    Il viaggio da Kamakura a Kyoto dura dodici giorni: se viaggi per undici giorni e ti fermi quando ne manca uno solo, come puoi ammirare la luna sopra la capitale? (IV, 245)
    La sfortuna viene dalla bocca e ci rovina, la fortuna viene dal cuore e ci fa onore ( IV, 272)
    La luna è bellissima, ma si mostra in tutto il suo splendore solamente in autunno. I fiori di ciliegio sono graziosi, ma sbocciano solamente in primavera. Tutte le cose sono regolate dal tempo ( VII, 183).
    Cose di poca importanza derivano dalla fortuna, ma un avvenimento di grande importanza certamente significa che una disgrazia si trasformerà in una grande fortuna ( VI, 173).

     
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  3. allegramente1
     
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    Ciao Diegof, grazie per il 'tristemente'. Per mettermi sul tuo stesso piano propongo un epiteto ornans anche per te. Saprai certamente che se ricevi una cortesia dal corvo bianco devi ricambiarla al corvo nero!Ecco la mia cortesia: fanatica-mente. Ti piace?
     
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  4. GHIRUS
     
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    ciao a me piace molto questa frase...
    La luna è bellissima, ma si mostra in tutto il suo splendore solamente in autunno. I fiori di ciliegio sono graziosi, ma sbocciano solamente in primavera. Tutte le cose sono regolate dal tempo

    ma scusate....è un augurio positivo? cosa vuol dire di preciso...o quantomeno cosa può suscitare in chi lo riceve?...io vorrei anche che in questo mio mex di auguri ci sia scritto anche tra le righe...che in caso di sua necessità...visto che ha sofferto molto...io ci sono...non per essere invasivo nei suoi confronti ma per sostenerla nel suo cammino se ci fossero ulteriori problemi
     
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  5. allegramente1
     
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    E' un modo poetico di esprimere il concetto di impermanenza: nulla dura in eterno, nè lo splendore della luna nè la graziosità dei fiori. Nemmeno il dolore e la sofferenza della persona che ti sta a cuore. E' un inno alla vita, alla speranza.E' un incoraggiamento. Quello che possa suscitare in questa persona dipende dalla sua sensibilità. Comunque Ghirus mi lasci veramente perplesso. Dimostri di essere molto sensibile nei confronti di questa persona ma di essere totalmente indifferente nei confronti di chi ha provato a darti una mano, tanto che ti rivolgi, per chiedere ancora una mano, usando il voi, mentre chi ti ha risposto è una sola persona, io, e quindi avresti dovuto usare il tu. Si chiama caduta di stile.
     
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  6. armenik
     
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    Forse era semplicemente un modo per chiedere indicazioni interpretative senza necessariamente chiederlo a te, direi anzi che si tratta di un atto di cortesia per non pesare troppo su di te...
     
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  7. GHIRUS
     
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    si non volevo essere scortese anzi...se lo sono stato non vogliatemene male...io quando ho aperto il post ho fatto una domanda aperta a tutti coloro che potevano rispondermi...in questo caso sono proprio le preziose e puntuali spiegazioni di allegramente1 ad avermi delucidato che ringrazio ora apertamente.
    Uso il voi semplicemente perchè la discussione possa ancora andare avanti con più persone possibili interessate come me a queste dottrine.
    Anzi approfitto ancora della disponibilità di tutti i presenti per chiedere notizie relative proprio al concetto di impermanenza...penso che sia una cosa straordinaria augurare la non permanenza di dolore e sofferenza...ma anche una cosa terribile visto che la non permanenza potrebbe far terminare la gioia e la felicità...Quindi un messaggio come questo detto ad una persona che vive un momento felice...non puo essere controproducente? grazie.
     
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  8. armenik
     
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    Non necessariamente da un punto di vista buddista l'impermanenza di tutti i fenomeni, implica che sono gli attaccamenti a generare sofferenza. Cerco di spiegarmi, essendo tutti i fenomeni (di qualunque tipo) destinati a terminare perche cosi e', non ha senso rimanere ancorati ad essi perche questo generera sofferenza. Quindi la conclusione e' di vivere intensamente ogni momento della nostra vita perche irripetibile.
     
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  9. GHIRUS
     
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    quindi scusa...ma non permette nemmeno di cercare la felicità che so nella creazione di una famiglia...non capisco...come è possibile?
     
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  10. armenik
     
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    Le due cose non sono in contraddizione, certo che uno puo cercare la felicita nella creazione di legami stabile purche non ci si illuda che questa stabilita' sia senza fine. E' l'attaccamento alle illusioni che genera sofferenza, e' ovvio che qualunque legame si interrompera' (ciclo di nascita e morte) quindi come ti dicevo la conspevolezza dell'impermanenza di tutti i fenomeni non ci deve spingere all'immobilita' ma semmai al ricercare di trarre la massiam gioia da qualunque esperienza,.
     
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  11. allegramente1
     
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    Ciao Ghirus, provo a spiegare il concetto in altre parole. Il Buddhismo insegna che ciò che nasce muore. Nulla dura in eterno, il dolore come la gioia, la felicità come la sofferenza. Anche i sentimenti, come tutto ciò che esiste, per il fatto di nascere, di sbocciare, muoiono. Nichiren, in un gosho afferma , più o meno testualmente : Non permettere mai che le avversità della vita ti preoccupino … Soffri per quel che c’è da soffrire e gioisci per quello che c’è da gioire. Considera entrambe, sofferenza e gioia, come fatti della vita … Dice anche che il bene e il male sono inerenti alla vita sin dal tempo senza inizio. Da questa lettura della vita, che scaturisce dalla lotta tra il bene e il male, cosa apprendiamo? Che bene e male sono le due facce della stessa medaglia e che non esiste una faccia della medaglia senza l’altra. Se poi a questa medaglia aggiungiamo lo scorrere del tempo, inteso come impermanenza, cambiamento, arriviamo a capire che il dolore non sarà per sempre, ma nemmeno la felicità durerà in eterno. A mio avviso, non si tratta allora di cercare di trarre la massima gioia da qualunque esperienza ma di vivere ogni esperienza nella consapevolezza che è transitoria. Non mi risulta, a quel che ho studiato, che il buddismo attribuisca particolare significato alla famiglia, non sto dicendo che la ignori, sia chiaro. Ma la visione che ne ha è molto lontana da quella che ne abbiamo noi oggi. Al riguardo ecco un’altra affermazione di Nichiren: “La donna è come il glicine, l’uomo è come il pino. Il glicine non può vivere nemmeno per un momento se separato dal pino che lo sorregge (IV, 141)”. Credo che nessuna donna sia oggi disposta ad accettare questa totale dipendenza dall’uomo. Il Buddismo non incentra la sua attenzione sulla coppia ma sull’interdipendenza di tutto ciò che esiste. Al riguardo puoi trovare in questo forum delle considerazioni , alla voce Cosa???Come???, pag.4, dove ne discuto con kali60. Se questa visione della “non durata” della felicità non ti sembra la più adatta da prospettare alla persona che ti è cara, puoi sbizzarrirti in mille altri modi. Del resto, ma questo è il mio punto di vista, è solo una visione, anche se molto intrigante. Per esempio, puoi augurarle di non soffrire più e che, se mai dovesse succedere, potrà sempre contare sulle tue spalle. In bocca al lupo.
     
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  12. GHIRUS
     
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    cavolo ! allegramente sei estremamente preparato...vorrei approfondire meglio con te quest'argomento...anche perchè io mi ritengo una persona molto banale e scontata e troppo spesso faccio brutte figure...ho una serie di problemini che sto cercando di risolvere con questa dottrina ma non trovo la chiave...poi la mia sofferenza pensa è scaturita dalla sofferenza di un altra persona...è una cosa ingarbugliata...e mi piacerebbe sapere cosa ne pensi...hai un contatto msn?
    grazie
     
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  13. allegramente1
     
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    Ciao Ghirus, credo nel dialogo quindi preferirei continuare a scambiarci opinioni in questo forum. Non è costruttivo pensare di te quello che hai detto, non è il nozionismo che rende valida una persona. La tua è, probabilmente, un'esperienza di compassione, da cum patior, patire insieme (nella gioia e nel dolore). A presto.
     
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  14. GHIRUS
     
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    no...la mia è una cosa forse un po diversa
     
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  15. kali60
     
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    ciao ragazzi mi aggrego a questa discussione per aggiungere una cosa a proposito del gosho che allegramente ha citato sulla donna e il glicine....occorre ricordare che il periodo era il medioevo ,le donne sole valevano meno di niente e ricordiamoci che è stato così anche da noi fino a qualche deccennio fa ,tuttavia Nichiren aveva tra i suoi discepoli un numero nutrito di donne alle quali scrisse numerose lettere di incoraggiamento considerandole capaci per loro natura di grande fede .Sapeva che una donna sola in quel tempo per sopravvivere aveva bisogno di grande coraggio .Sotto questo aspetto le cose non sono cambiate poi molto ,basta guardare la cronaca ,ogni giorno una donna muore per mano di un marito o un fidanzato eppure l'emancipazione femminile dovrebbe essere cosa ormai affermata .Comunque da donna che ha sperimentato sofferenze e gioie consiglio qualunque cosa purchè sincera .La sincerità è una virtù piu' rara di qualunque pietra preziosa .
     
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24 replies since 8/7/2010, 22:51   12034 views
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